Vorrei con questo mio scritto cercare di spiegare con parole semplici una questione in verità difficile, e cioè in che modo l’attività di antiginnastica ci può far star bene.
Vorrei partire dal cuore della questione, cioè proprio dal cuore, il mio discorso sarà in un certo senso un discorso amoroso.
A mio parere l’Antiginnastica è un modo per dire SI’ alla vita o meglio un modo per aiutare a dire SI’ alla vita o meglio un modo per tornare sui nostri passi, per andare a rintracciare quei tanti nostri NO che inevitabilmente si sono manifestati nel corso della vita e che pian piano nel tempo si sono sedimentati nel nostro essere (naturalmente nel nostro corpo, se volete vederla da questo punto di vista), si sono sparpagliati qua e là dove hanno potuto, dando vita talvolta ad assembramenti di simili, famiglie, gruppi, NO ORGANIZZATI insomma.
E’ evidente che questi NO sono state risposte a certe situazioni che si presentavano e in molti casi sono state risposte vitali per affrontare problematiche diversamente non superabili.
E’ evidente anche che nel presente, questi NO, più o meno incorporati dentro di noi, implicano una serie di problematiche che noi lamentiamo, limitazioni al movimento, stanchezze, fastidi, tensioni, dolori ma anche svogliatezze, mancati slanci, chiusure agli altri.
Bene, con le proposte dell’Antiginnastica, noi andiamo a trovare questi NO dovunque siano andati a rintanarsi, ad incistirsi.
E ci andiamo in punta di piedi, con delicatezza e con rispetto, con pazienza certosina li andiamo a contattare, non tiriamo loro le orecchie, non li spintoniamo maldestramente, li trattiamo con benevolenza fino toccarli con tenerezza ad uno ad uno.
Ogni NO è una singola manifestazione che va rispettata prima di tutto.
Oggi forse non è più necessario dire NO, le ragioni che hanno portato a questa risposta forse stanno venendo meno, chissà !
Ci sono ragioni per vivere?
Questa è la proposta gentile dell’Antiginnastica.
Potrebbe succedere che recessi dimenticati di noi vengano alla luce, facendo il loro primo respiro. Siamo sempre noi?
Ma potremmo fare anche un’ esperienza diversa, qualche NO potrebbe continuare ad avere un fondamento, -tante volte sono i dolori che ci sostengono – si tratta allora di accettare anche questo momento, intanto ogni NO avrà avuto la sua carezza che è già qualcosa di buono, anche la persona che amiamo non cede alle volte ad una nostra prima carezza.
Chi non conosce le traversie di una storia d’amore?
Possiamo forse farne a meno?
Certamente noi speriamo dopo ogni esperienza di riuscire a ‘sopportare’ un piccolo piacere in più.
In conclusione volevo precisare che la mia strana teoria è compatibile con quanto è stato dimostrato scientificamente a riguardo se questo può rassicurarvi o incoraggiarvi a fare esperienza di Antiginnastica.
Buon viaggio
(Antonio Masella)