..”parlare” di antiginnastica come di qualunque altra umana esperienza nella vita, rendendole “giustizia”, lo si può fare solo, appunto, facendone l’esperienza.. tuttavia ci sono dei punti fermi oggettivi, validi per chiunque.. dei piccoli semi che vale la pena gettare indipendentemente dal tipo di terreno sui quali cadranno perché piuttosto che tenerseli fra le mani, quei semi “gettati” in terra “qualcosa” prima o poi faranno germogliare..
..i nostri muscoli trattengono più di ogni altro componente del nostro meraviglioso corpo, tutta la nostra storia, dalla nascita al compimento della vita. E’ una realtà che dobbiamo fare “nostra” perché non è una realtà che possiamo “toccare con mano” e tuttavia non è meno reale di tutta la quotidianità che siamo abituati ad avere davanti o a sentire.. non è facile ammetterlo, ne sono consapevole, ma noi “siamo alla lettera ciò che sembriamo” perché noi “siamo” il nostro corpo e il nostro corpo è la sola nostra realtà valutabile.. di più.. la nostra anima “non ha” un corpo, è essa stessa “il corpo”.. tutti siamo “anime corporee”. E il nostro corpo è da sempre e per sempre malleabile, perfettibile, a qualunque età e in qualsiasi condizione fisica, psichica, mentale, spirituale, oggettiva.. fate voi.. ma costruire un corpo che sia cosciente di se stesso è un lungo lavoro.. di attenzione, di precisione, affascinante, terribilmente concreto, a volte doloroso, altre giocoso.. soprattutto è il più “personale e intimo” lavoro che possiamo compiere nei confronti di questa meravigliosa “realtà”, la sola che viviamo “dentro” la nostra pelle, coscienti o meno di farlo.. prima di parlare di antiginnastica, bisogna.. non fare nulla.. bisogna solo “lasciarsi fare”, riscoprendo “lo stupore” per la semplicità di qualunque briciola di pane oggi vi capiti fra le mani.. qualunque..